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Differenza chiave tra oro 18k e 24k nella vendita

Staff Gildy
Staff Gildy
17 agosto 2025
8 min
Immagine per Differenza chiave tra oro 18k e 24k nella vendita

Carati e valore reale alla vendita: quello che incide davvero

Capire come la caratura incida sul prezzo finale quando decidi di vendere oro è la chiave per non lasciare soldi sul tavolo. L’oro 24k è oro puro (999‰), l’oro 18k contiene il 75% di oro fino (750‰) e il resto è lega. Questa differenza di purezza cambia il valore per grammo e il canale di vendita più adatto. In Italia, dove la maggior parte dei gioielli è in 18 carati, scegliere il giusto percorso e presentare correttamente l’oggetto può valere anche il 10–25% in più sull’incasso finale.

  • 24k: ideale per lingotti e alcune monete da investimento. Più valore intrinseco per grammo, ma sensibilità maggiore ai graffi e alla deformazione.
  • 18k: standard dei gioielli italiani (750‰). Più duro, resiste meglio all’uso. In caso di fusione, rende il 75% di oro fino sul peso lordo.

Nota rapida: 1 grammo di 18k contiene 0,75 g di oro fino; 1 grammo di 24k contiene 1 g di oro fino. Quando vendi, ti pagano l’oro fino effettivo, al netto di commissioni e lavorazioni.

Come si calcola il prezzo: dalla quotazione al tuo incasso

La formula base per orientarti

Il prezzo che ricevi dal compro oro dipende dalla quotazione dell’oro e dalla percentuale di oro fino contenuta nell’oggetto. Una formula semplice per farsi un’idea:

  • Valore stimato ≈ (Peso in grammi) × (Titolo in millesimi/1000) × (Prezzo di mercato dell’oro puro al g) × (Rendimento applicato dal compratore)

Il rendimento include margini, costi di fusione/raffinazione ed eventuali scarti. Tipicamente varia dal 85% al 98% del valore teorico dell’oro fino, secondo zona e operatore.

Perché 24k “vale di più” ma non sempre incassi di più

  • Prezzo intrinseco per grammo: 24k ha più oro fino per grammo, quindi la base di calcolo è più alta.
  • Canale di vendita: se vendi un lingottino certificato 24k potresti ottenere un rendimento più alto rispetto a un gioiello 18k da fusione. Ma se il gioiello 18k ha valore di marca o di design, la quotazione da “fusione” non è l’unico parametro da considerare.
  • Condizioni e scarti: saldature, catene cave, parti non in oro e pietre possono ridurre la resa. Sui 24k da investimento, i tagli agli scarti sono spesso più bassi.

Esempio realistico: se l’oro puro è quotato 60 €/g e il negozio riconosce il 92% sul fino, un anello 18k da 10 g vale circa 10 × 0,750 × 60 × 0,92 = 414 €. Un lingottino 24k da 10 g, con rendimento 97%, vale 10 × 1 × 60 × 0,97 = 582 €.

Fattori pratici che cambiano la valutazione (oltre i carati)

Domanda del mercato italiano

  • Prevalenza 18k: la stragrande maggioranza dei gioielli in Italia è oro usato 18k. I compratori sono attrezzati per valutarlo rapidamente, ma spesso pagano a quotazione “fusione”.
  • 24k da investimento: lingotti e alcune monete (es. Maple Leaf) si vendono in canali specializzati, con spread ridotti e maggiore trasparenza sul prezzo.

Rimozione di pietre e parti non in oro

  • Pietre e zirconia: vanno spesso rimosse. Se sono preziose, chiedi una stima a parte; se sono ornamentali, di solito non influenzano il prezzo dell’oro.
  • Catene cave: possono contenere aria o anime non metalliche; la resa effettiva può risultare inferiore al peso lordo.

Tipologia di oggetto: non tutto è fusione

  • Lingotti 24k: i migliori come liquidità e trasparenza. Valore vicino alla quotazione con spread contenuto.
  • Monete 24k: buona rivendibilità, ma considera eventuale sovrapprezzo o numismatica.
  • Gioielli 18k: se di marca, d’epoca o con design ricercato, possono valere oltre la semplice resa al fino.

Consiglio operativo: prima di accettare la fusione per un gioiello 18k, verifica se il pezzo ha un mercato come gioiello. A volte un brand o uno stile vintage spuntano offerte superiori.

Confronto operativo: due scenari di incasso a confronto

Scenario A: 20 g di bracciale 18k vs 10 g di 24k (lingottino)

  • Bracciale 18k (20 g): quotazione 60 €/g sull’oro puro, resa 92% ⇒ 20 × 0,750 × 60 × 0,92 = 828 €.
  • Lingotto 24k (10 g): stessa quotazione, resa 97% ⇒ 10 × 1 × 60 × 0,97 = 582 €.

In questo esempio, nonostante il 24k abbia resa superiore per grammo, il bracciale 18k incassa di più perché pesa il doppio. La metrica giusta è peso × purezza × resa, non solo la caratura.

Scenario B: moneta 24k vs collana 18k con pietre

  • Moneta 24k da 31,1 g (1 oz): con spread -3% ⇒ 31,1 × 60 × 0,97 ≈ 1.811 €.
  • Collana 18k (30 g) con pietre: resa 90% per smontaggio/pietre ⇒ 30 × 0,750 × 60 × 0,90 = 1.215 €, salvo eventuale valorizzazione delle gemme.

Qui il 24k vince per liquidità e resa. La collana può migliorare il risultato se le pietre sono valutate e pagate a parte.

Come scegliere il canale giusto

Quando rivolgersi a un compro oro

  • Oro 18k da fusione: oggetti comuni, senza valore di marca. Il compro oro è rapido e liquido; confronta più offerte.
  • Oggetti misti: con pietre non preziose o parti cave; chiarisci prima la resa e i costi di smontaggio.

Quando preferire banco metalli o dealer specializzati

  • Lingotti e monete 24k certificati: canali specializzati spesso offrono spread più bassi e quotazioni più aderenti al mercato.
  • Gioielli di marca: valuta canali retail o aste per massimizzare il prezzo come gioiello, non come metallo da fusione.

Attenzione alla trasparenza

  • Pesa a vista, verifica punzoni 750/999, chiedi il titolo e l’offerta per grammo esplicitati per iscritto.
  • Ricevuta dettagliata con peso, carati, prezzo per grammo e totale.

Strategie pratiche per alzare l’incasso

  • Separa per caratura: non mescolare 18k e 24k; rischi valutazioni conservative.
  • Pulisci e pesa: rimuovi polvere/stoffa da catene e gioielli; pesa con bilancia precisa, prendi nota dei grammi.
  • Identifica i punzoni: 750, 585, 375, 916, 999; scatta foto. Aiuta a velocizzare la stima.
  • Valuta le pietre: se ci sono diamanti o gemme, chiedi una stima separata. Possono incidere parecchio.
  • Confronta almeno 3 preventivi: differenze del 10–20% sono comuni tra operatori.
  • Monitora la quotazione oro: vendi in giornate favorevoli; evita momenti di forte volatilità.
  • Blocca il prezzo: quando la quotazione è alta, richiedi un blocco per proteggerti da cali improvvisi.
  • Chiedi la resa sul fino: pretendi chiarezza sul rendimento applicato (es. 90%, 95%, 97%).
  • Porta documenti: documento d’identità e, se ci sono, certificati o scontrini di acquisto.
  • Pagamenti tracciabili: sicurezza e conformità alle normative antiriciclaggio.

Best practice: prima di uscire di casa, annota peso e caratura di ogni oggetto e fai 2–3 simulazioni di prezzo. Arriverai al banco con aspettative realistiche e maggior potere negoziale.

Domande frequenti (FAQ)

  • L’oro 24k vale sempre di più? Per grammo sì, perché è più puro. Ma l’incasso dipende da peso, resa e canale di vendita. Un gioiello 18k pesante può rendere più di un piccolo pezzo 24k.
  • Perché l’offerta è più bassa della quotazione? La quotazione si riferisce all’oro puro 999 per uso di mercato internazionale. In negozio si applicano costi, margini, fusione e rese che abbassano la cifra netta.
  • Posso vendere 18k come gioiello e non a peso? Sì, se ha valore di marca/design o se è in ottime condizioni. Spesso conviene cercare canali retail o aste dedicate.
  • Meglio un unico lotto o più lotti separati? Se hai oggetti misti per titolo e tipologia, separare e valorizzare singolarmente (es. pietre, 24k, 18k) di solito aumenta l’incasso.
  • IVA e tasse sulla vendita? Per i privati che cedono oro usato personale non c’è IVA; verifica con il tuo consulente fiscale se hai redditi da attività abituale.
  • Come faccio a capire se la giornata è favorevole? Osserva la tendenza dei prezzi nell’ultima settimana/mese e la volatilità intraday. Prezzi in rialzo e bassa volatilità sono spesso condizioni favorevoli per bloccare.

Riferimenti di mercato utili

Per comprendere come si forma il prezzo internazionale dell’oro e consultare listini ufficiali, puoi vedere i dati della London Bullion Market Association (LBMA prices and data). Le variazioni giornaliere ti aiutano a scegliere il momento giusto per vendere oro o per fissare una quotazione.

Approfondimenti e strumenti per decidere con numeri alla mano

Piano d’azione in 7 passi per vendere senza sorprese

  1. Inventario: raccogli tutti gli oggetti in oro, separali per caratura e tipologia (gioielli, monete, lingotti).
  2. Peso e foto: pesa ogni pezzo e scatta foto di punzoni e condizioni.
  3. Stima preliminare: applica la formula base per 18k e 24k; annota il valore teorico.
  4. Ricerca canale: per 24k certificati, preferisci dealer specializzati; per 18k da fusione, confronta diversi compro oro; per gioielli di marca, valuta canali retail/aste.
  5. Preventivi: chiedi almeno 3 offerte con resa dichiarata sul fino e prezzo per grammo scritto.
  6. Timing: monitora i prezzi e, se possibile, blocca la quotazione in una giornata favorevole.
  7. Documenti e sicurezza: porta documento d’identità; chiedi ricevuta dettagliata e pagamento tracciabile.

*Questo articolo ha finalità informative. Le cifre simulate sono esempi, non offerte. Valutazioni fiscali e decisioni economiche vanno verificate con professionisti abilitati. Le scelte di vendita comportano rischi di mercato.

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