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Oro 18k vs 24k: differenze di quotazione e come calcolare il valore di vendita

Staff Gildy
Staff Gildy
25 agosto 2025
7 min
Immagine per Oro 18k vs 24k: differenze di quotazione e come calcolare il valore di vendita

Perché 18k e 24k hanno quotazioni diverse (e come incidono sulla tua vendita)

Capire la differenza tra oro 18 carati (750‰) e oro 24 carati (999‰) è decisivo quando vuoi vendere oro in modo informato, che si tratti di oro usato in gioielleria oppure di lingotti e monete da investimento. La quotazione di mercato (spot) è unica per l’oro puro, ma il prezzo che un compro oro riconosce cambia molto perché entrano in gioco purezza, liquidità, costi di lavorazione, presenza di pietre e perfino la marca del gioiello. In questa guida pratica analizziamo, con esempi numerici e consigli operativi, cosa cambia davvero tra 18k e 24k in fase di valutazione.

Per orientarti rapidamente: l’oro 24k è quasi puro e, quando lo vendi come metallo (lingotti/monete), tende a spuntare percentuali più vicine alla quotazione spot. L’oro 18k è tipico dei gioielli in Italia: la quotazione al banco si basa sull’oro fino contenuto (il 75% del peso), da cui si sottraggono eventuali scarti e margini di mercato. La scelta del momento giusto, la corretta pesatura e la verifica del titolo sono determinanti per non perdere valore.

Nota rapida: 24k = 999‰ (oro quasi puro); 18k = 750‰ (75% oro + 25% leghe). La quotazione ufficiale si riferisce sempre all’oro puro. Tutte le altre carature si calcolano in proporzione.

I criteri che muovono la quotazione di 18k e 24k

Purezza e titolo: il fattore che pesa di più

  • Oro 24k (999‰): è il riferimento della quotazione internazionale. Lingotti e molte monete da investimento sono 999/999,9. In vendita, lo scostamento dallo spot dipende soprattutto dallo spread di mercato e dai costi di gestione.
  • Oro 18k (750‰): contiene il 75% di oro fino. La valutazione si calcola sul peso netto d’oro puro: peso oggetto × 0,750. Da qui si applicano le politiche del compro oro (margini, scarti, spese).

Esempio chiave: un bracciale 18k da 20 g contiene 15 g di oro puro. Con uno spot ipotetico a 60 €/g, la base teorica di metallo vale 15 × 60 = 900 € prima di sconti, scarti o margini.

Liquidità e spread: perché 24k spesso rende di più al grammo

  • Lingotti/monete 24k: sono vicini allo spot e hanno alta liquidità. Il compratore può riconoscere il 97–99% della quotazione, a seconda di marca, stato e canale.
  • Gioielli 18k: richiedono controlli, spesso smontaggi, fusione e raffinazione. Costi e rischi maggiori si traducono in una percentuale riconosciuta più bassa rispetto allo spot del fino.

Usura, saldature, pietre e parti non metalliche

  • Pietre incastonate e componenti non in oro non vengono valutate come metallo fino; talvolta vanno rimosse prima della pesatura. Alcuni operatori non pagano il valore gemme, altri sì (specie per diamanti).
  • Saldature e leghe differenti possono alterare leggermente il titolo medio e comportare micro-scarti.

Marchi e verifiche del titolo

  • Punzonatura: 750 per 18k, 999/999.9 per 24k. La presenza di marchi credibili accelera i tempi e riduce lo sconto di incertezza.
  • Test XRF/acidità: un operatore serio verifica sempre il titolo. Chiedi la prova, tutela ciascuna delle parti.

Design e marca: valore che può superare il metallo

  • Gioielli firmati o d’epoca possono valere più del semplice peso in oro grazie a domanda collezionistica e lavorazione.
  • Per massimizzare: valuta se collocare l’oggetto su canali specializzati rispetto alla fusione immediata.

Dal listino al contante: formule e esempi di calcolo

Come si passa dalla quotazione spot al prezzo in negozio

  • 1) Rileva la quotazione corrente dell’oro puro (€/g) su fonti affidabili.
  • 2) Determina il titolo (18k = 0,750; 24k = 0,999).
  • 3) Pesa il bene al grammo su bilancia certificata.
  • 4) Calcola l’oro fino: peso × titolo.
  • 5) Applica lo spread del compratore e gli eventuali scarti tecnici.

Esempio 1: anello 18k da 12,3 g

  • Oro fino: 12,3 × 0,750 = 9,225 g
  • Spot ipotetico: 60 €/g
  • Valore teorico del fino: 9,225 × 60 = 553,5 €
  • Percentuale riconosciuta (es. 90%): 553,5 × 0,90 = 498,15 €

Consiglio operativo: richiedi che il peso sia effettuato a vista e verifica il titolo con XRF. Se l’oggetto ha pietre, domandane la rimozione e pesatura separata.

Esempio 2: moneta 24k da 31,1 g (1 oncia)

  • Oro fino: 31,1 × 0,999 ≈ 31,07 g
  • Spot ipotetico: 60 €/g
  • Valore teorico del fino: 31,07 × 60 ≈ 1.864 €
  • Percentuale riconosciuta (es. 98%): 1.864 × 0,98 ≈ 1.827 €

Nota: sui bullion 24k lo scostamento è spesso contenuto grazie all’alta liquidità. Le differenze crescono se la moneta è danneggiata o non standard.

Per monitorare l’andamento e scegliere il momento migliore, puoi consultare i grafici aggiornati dell’oro e confrontare i cicli di prezzo con le tue esigenze di vendita. Se vuoi approfondire i riferimenti ufficiali di mercato, trovi prezzi e benchmark internazionali anche presso la LBMA.

Vantaggi e limiti in fase di vendita

Oro 24k: quando è la scelta migliore

  • Massima aderenza alla quotazione: su lingotti e monete standard è frequente ottenere oltre il 97% dello spot.
  • Liquidità elevata: tempi rapidi di transazione e minor rischio di scarti tecnici.
  • Trasparenza: il peso è pienamente convertibile in fino (999‰), con verifiche più lineari.

Oro 18k: cosa sapere per massimizzare

  • Diffusissimo nei gioielli: il valore dipende da titolo, peso, pietre e brand.
  • Prezzo calcolato sul fino: la base è peso × 0,750, poi si applicano sconti/margini.
  • Potenziale extra valore: firma prestigiosa o design iconico possono superare la quotazione a peso.

Tip: se il gioiello è firmato o vintage, valuta canali di rivendita specializzati prima di accettare la fusione. Può fare una differenza sensibile sul prezzo finale.

Quando conviene vendere 18k o 24k

  • Hai lingotti/monete 24k: vendi in fasi di prezzo alto o quando il tuo obiettivo è liquidare rapidamente a condizioni vicine allo spot.
  • Hai gioielli 18k senza brand: valuta in base alla quotazione e a quante spese/scarti sono richiesti (rimozione pietre, saldature). Se i costi sono minimi, la resa migliora.
  • Hai gioielli 18k di marca: prima di fondere, fai stimare il valore collezionistico. Spesso conviene la vendita come gioiello, non come metallo.

Strumenti pratici per valutare come un professionista

  • Confronto quotazioni per caratura: verifica quanto vale oggi l’oro 18 carati al grammo e l’oro 24k al grammo.
  • Approfondimenti dedicati: leggi una panoramica chiara sulle differenze 18k vs 24k nelle valutazioni per evitare errori frequenti.
  • Controllo del titolo: chiedi test XRF e pesatura a vista. Se possibile, rimuovi prima le pietre per non pesare materiale non metallico.
  • Confronto tra operatori: richiedi più preventivi. Piccole differenze percentuali sullo spot possono valere decine o centinaia di euro.

Promemoria: ogni 1% in più riconosciuto sul fino può spostare la valutazione di cifre importanti, specie su pesi elevati. Confrontare è sempre tempo ben speso.

Errori comuni che abbassano la quotazione (da evitare)

  • Pesare con pietre e parti non in oro: chiedi sempre la pesatura del solo metallo oppure la detrazione esplicita del peso non metallico.
  • Non verificare il titolo: un 14k scambiato per 18k o viceversa altera la valutazione del 16–25%.
  • Accettare offerte “a forfait” senza dettagli su peso, titolo e percentuale applicata.
  • Ignorare il valore del brand: fondere un gioiello firmato può essere svantaggioso rispetto alla rivendita come gioiello.
  • Non seguire il mercato: vendere in un minimo ciclico può costare caro. Meglio monitorare trend e picchi.

Domande frequenti su 18k e 24k nella quotazione

Perché l’oro 24k è pagato più vicino allo spot?

Perché è quasi puro, standardizzato (lingotti/monete), facile da validare e rivendere. Ha costi di gestione più bassi e minori incognite tecniche.

Un gioiello 18k può valere più del suo peso?

Sì, se ha una forte domanda collezionistica o firma nota. In questi casi, la vendita come gioiello può superare il valore da fusione.

Come si calcola il valore dell’oro 18k?

Peso netto × 0,750 × prezzo spot dell’oro puro, meno la percentuale trattenuta dal compratore e gli eventuali scarti tecnici.

Le pietre incastonate vengono pagate?

Dipende dall’operatore. Molti compro oro pagano solo il metallo; altri valutano anche le gemme, specie i diamanti. Chiedi sempre in anticipo.

Conta il momento del mercato?

Moltissimo. Le variazioni giornaliere possono essere sensibili. Quando possibile, monitora i trend e scegli fasi favorevoli alla vendita.

Approfondimenti utili

Sintesi operativa per massimizzare la valutazione

  • Verifica sempre titolo e peso con strumenti certificati e a vista.
  • Calcola l’oro fino (18k = 0,750; 24k = 0,999) prima di confrontare le offerte.
  • Richiedi più preventivi e confronta la percentuale riconosciuta sul fino.
  • Valuta il canale di vendita: fusione (peso) vs rivendita come gioiello (brand/design).
  • Monitora la quotazione per cogliere i momenti favorevoli del mercato.

Checklist finale: titolo, peso, calcolo del fino, % riconosciuta, gestione pietre, confronto operatori, timing di mercato. Spuntare tutti i punti significa più euro in tasca.

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